venerdì 30 aprile 2021

Catanzaro avevano creato nel quartiere "Corvo" uno stato indipendente dove la droga circolava e veniva coltivata liberamente. Scoperta dalla Procura della Repubblica

 Avrebbero istituito un fantomatico stato extraterritoriale, riconosciuto come la Repubblica Teocratica del Sovrano Stato Antartico di San Giorgio, realizzando una sede consolare con tanto di targhe, titoli e mansioni.


E, probabilmente, avranno sperato anche in una sorta di immunità diplomatica, considerato che proprio la sede di questa neonata “Repubblica” venisse utilizzata per coltivarci la marijuana. Una vicenda che ha dell’incredibile e che è stata scoperta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, che questa mattina - su richiesta del pubblico ministero Saverio Sapia - ha portato ad una serie di perquisizioni ed a due arresti per differenti reati. Nello specifico, gli agenti della Questura del capoluogo, il personale della Digos, della Mobile e del Commissariato di Lido, si sono recati in località Corvo, dove era stata allestita una vera e propria sede istituzionale dell’autoproclamata Repubblica Antartica. All’interno, poi, diversi soggetti si sono presentati alle forze dell’ordine come “ministri” o “senatori” del presunto Stato, nonché come suoi appartenenti o cittadini. Nel corso della perquisizione all’interno dello stabile sono stati travati una serie di documenti prodotti in loco, rilasciati dal fantomatico organismo con tanto di titoli, cariche ed abilitazioni. Un’intera stanza, inoltre, era stata adibita alla coltivazione indoor di marijuana, con tanto si sistema di areazione. Rinvenuti anche 275 grammi di marijuana e diversi bilancini di precisione. A finire in manette sono stati così un uomo, un ex appartenente alle forze dell’ordine ora in pensione, ed una donna, appartenente alla comunità nomadeI reati contestati vanno dalla detenzione illecita di..........

giovedì 29 aprile 2021

Catanzaro; ragazzi del "Ferraris" di Santa Maria inventano un cappello intelligente che misura la distanza e la temperatura corporea

 Anche per il 2021 l’Istituto Superiore “Petrucci Ferraris Maresca” grazie al FabLab in dotazione dell’Istituto “G. Ferraris” di Santa Maria di Catanzaro, ha partecipato, come di consueto, al progetto “Premio Scuola Digitale” svoltosi, eccezionalmente e per questo anno scolastico, a distanza su piattaforma Google Meet ed in diretta streaming YouTube. L’evento ha un duplice scopo: da un lato portare a conoscenza di un pubblico sempre più vasto dei sistemi tecnologici innovativi (l’elettronica, l’informatica, la robotica) e dall’altro favorire l’incontro tra le diverse e sempre più numerose realtà scolastiche, esistenti sul nostro territorio, impegnate nelle attività “digitali”.

L’iniziativa promossa dal Liceo Scientifico "G. Galilei" di Lamezia Terme, diretto dalla Prof.ssa Teresa Goffredo, ha visto alti di aggregazione, grazie ad un’ottima capacità organizzativa nel preparare l'evento. Dopo i saluti istituzionali della dott.ssa Rosanna Barbieri e del dott. Vito Primerano, Dirigenti Tecnici dell’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria, della dott.ssa Lucia Abiuso (Responsabile PNSD per la Calabria) e dei Dirigenti scolastici degli Istituti partecipanti, gli alunni della 5°A, sotto la guida esperta del prof. Roberto Mellea, coadiuvato dai proff. Francesco Pentifallo, Pasquale Chieffallo e Piero Cosentino e lo sguardo attento della Dirigente Scolastica Prof.ssa Elisabetta Zaccone, sempre sensibile a questi eventi, hanno presentato un progetto innovativo denominato “Stay away” utile per il distanziamento sociale ed il controllo di esposizione di potenziali rischi da contagio COVID19. Si tratta di un cappellino “intelligente” che effettua la segnalazione di persone distanziate a meno di 1 metro e, contemporaneamente, la misurazione di temperature corporee anomale, sfruttando la tecnologia open-source del sistema Arduino, un sensore di prossimità ad ultrasuoni e un sensore di temperatura ad infrarossi. L’idea, senza dubbio di alto spessore tecnologico, ha impegnato gli allievi che autofinanziandosi, hanno simulato la creazione di una start-up, con tanto di presidente, tesoriere, responsabile per gli acquisti on-line, segretario, responsabile tecnico ed un responsabile alle pubbliche relazioni. Il prodotto, illustrato dagli allievi alla giuria ed al numeroso pubblico presente online, è stato apprezzato al punto tale da meritare il primo posto ed ha suscitato notevole curiosità ed interesse. Prossimamente l’Istituto si pregerà di.......

martedì 27 aprile 2021

Tommaso e Saverio Brutto: "Corruttori pronti a pagare mazzette" Queste le motivazioni del Riesame su padre e figlio coinvolti nell’inchiesta Basso profilo

 Corruttori, disposti a remunerare l’attività di dipendenti pubblici pur di soddisfare i propri interessi illeciti». Cosi il riesame descrive le figure di descrive Tommaso e Saverio Brutto l’ex consigliere comunale di Catanzaro e l’ex assessore del Comune di Simeri Crichi.



«Il ricorso al pagamento di tangenti e mazzette rende l’idea della particolare inclinazione degli indagati a vestire i panni di corruttori, disposti a remunerare l’attività di dipendenti pubblici pur di soddisfare i propri interessi illeciti». ( Come riporta l'edizione odierna della Gazzetta del Sud)  Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, presidente Giuseppe Valea, a latere Michele Cappai e Mariarosaria Migliarino, descrivono Tommaso e Saverio Brutto l’ex consigliere comunale di Catanzaro e l’ex assessore del Comune di Simeri coinvolti nell’inchiesta “Basso profilo” coordinata dalla Dda catanzarese. I giudici hanno confermato la custodia cautelare agli arresti domiciliari per padre e figlio che avrebbero dimostrato una «irrefrenabile tendenza alla ricerca di “entrature” e “agganci” con persone che contano, da utilizzare quali scorciatoie per l'ottenimento di situazioni soggettive favorevoli». I Brutto avrebbero condiviso con l’imprenditore Antonio Gallo l’obiettivo di costituire una “rete” di contatti sempre più importante. Da qui la decisione di “puntare” sull’ex assessore regionale Francesco Talarico che avrebbe potuto «innalzare ulteriormente la ........

lunedì 26 aprile 2021

Boss a soli 25 anni gestiva la droga nel Catanzarese. Condanne per i 26 imputati nell'indagine " Last Generation"

 Dovrà scontare una condanna a 16 anni di carcere Vincenzo Aloi, 27enne di Guardavalle, arrestato ieri dai Carabinieri della Compagnia di Soverato che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia locale.


Il provvedimento arriva dopo la condanna emessa a carico del giovane lo scorso 23 aprile dal Gup del capoluogo, al termine del giudizio abbreviato scaturito dall’indagine convenzionalmente denominata “Last Generation” che, nel giugno 2019, aveva portato al fermo di 26 indagati eseguito dai Carabinieri  Il 27enne è accusato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, quale promotore e organizzatore. A suo carico anche varie ipotesi di cessione di ingenti quantitativi di stupefacenti.

A seguire i dettagli dell'operazione del giugno 2019

giovedì 22 aprile 2021

Catanzaro nuovo caso di malasanità all'ospedale medico a mezzo servizio ma con stipendio pienissimo. La procura chiede il processo

 

 Catanzaro: La procura chiede il processo per un medico, in ospedale a “mezzo servizio”



Circa 1.800 ore di assenze ingiustificate dal lavoro che adesso però rischiano di costare un processo per un medico dell’ospedale Pugliese. (Come riporta l'edizione odierna della Gazzetta del Sud) Il sostituto procuratore Stefania Paparazzo ha infatti chiesto il rinvio a giudizio, con l’ipotesi di abuso di ufficio aggravato, per Romeo Carnevali, 65 anni, nato a Piombino e residente del capoluogo di regione. Le assenze del professionista hanno messo nei guai anche il suo ex superiore gerarchico Claudio Ceccotti, 71 anni, nato a Napoli e residente a Catanzaro, anche per lui la Procura ha chiesto il processo. Sulla richiesta della pubblica accusa deciderà il gup Barbara Saccà, l’udienza preliminare avrà inizio il 15 giugno. Già a febbraio 2020 la Guardia di Finanza aveva effettuato nei confronti di Carnevali un sequestro preventivo ai .........

mercoledì 21 aprile 2021

Denunciate 56 persone di: Pentone, Tiriolo, Squillace e Catanzaro Lido Per reddito di cittadinanza e buoni spesa percepiti illecitamente

 Sono 56 le persone denunciate per aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza e i buoni spesa. I Carabinieri di Catanzaro, in particolare delle Stazioni Principale, Lido, Bellamena, Gimigliano, Tiriolo, Squillace e Pentone, hanno deferito in stato di libertà 22 persone che avevano chiesto e ottenuto il beneficio tramite l’Inps ma in assenza dei requisiti previsti dalla legge.



Gli accertamenti dei militari hanno permesso di verificare che i soggetti, segnalati alla Procura della Repubblica, abbiano dichiarato il falso, per ottenere il reddito. Le accuse contestate vanno pertanto dalla falsa attestazione sulla residenza, all’omessa o falsa indicazione di altri redditi percepiti e all’omessa comunicazione di precedenti penali ostativi. Il danno complessivo sarebbe di oltre 80mila euroIn un secondo controllo, 34 persone sono state denunciate per aver percepito indebitamente i buoni spesa del Comune. I militari hanno scoperto che gli indagati aderenti al bando abbiano anche qui dichiarato il falso, sostenendo di trovarsi in condizioni di difficoltà economica e di indigenza. Le accuse vanno quindi dalla falsa attestazione sulla residenza e sul numero dei componenti il nucleo familiare, all’omessa o falsa indicazione di ricevere, nello stesso periodo, altri sussidi sociali. Il danno è di oltre 11.300 euro. Per le condotte contestate è prevista anche una........

martedì 20 aprile 2021

Catanzaro incredibile ! Per 15 anni non ha mai lavorato neppure un giorno da dipendente dell'ospedale. L' assenteista seriale: percepiva regolarmente lo stipendio.

 

Per quindici anni non si è mai presentato al lavoro, ma non ha mai smesso di percepire lo stipendio. Ha messo insieme più di mezzo milione di retribuzione non dovuta Salvatore Scumace, formalmente dipendente del Centro Operativo Emergenza Incendi (C.O.E.I.) dell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro, ma di fatto un fantasma. A stanarlo è stata la Guardia di Finanza, coordinata dalla procura diretta da Nicola Gratteri, passando al setaccio tabulati di presenza e turni di servizio dell’ospedale.


Le indagini della Guardia di finanza hanno portato all'iscrizione a vario titolo sul registro degli indagati di sette, compreso Scumace, tra dipendenti, funzionari e dirigenti dell'Ospedale, per abuso d'ufficio, falso ed estorsione aggravata. Si tratta Nino Critelli (66), Vittorio Prejanò (64), Maria Pia De Vito (68), Domenico Canino (62), Laura Fondacaro (52) e Antonio Molè (53). Gli accertamenti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, hanno consentito di rilevare che l'uomo già in organico all'Azienda, nel 2005 era stato assegnato al Centro Operativo Emergenza Incendi dell'ospedale catanzarese ma, per quanto ricostruito attraverso l'esame dei tabulati di presenza, dei turni di servizio e delle testimonianze di alcuni suoi colleghi e superiori, pur percependo la retribuzione (per più di 538.000 euro complessivi), per oltre 15 anni non si è mai recato in servizio. Per raggiungere tale obiettivo Scumace avrebbe fatto ricorso, tramite intervento di terze persone, anche a condotte estorsive.Nel 2005, secondo quanto ricostruito dalle indagini, «una persona molto distinta» si era senza preavviso nell'ufficio della responsabile del C.O.E.I. (oggi in congedo ed estranea alle indagini) e, operando velate ma inequivocabili minacce all'incolumità sua e dei suoi familiari, l'avrebbe costretta a non segnalare le condotte assenteiste di Scumace. Circostanze che si sarebbero ripetute in seguito quando sia Critelli subentrato come responsabile del C.O.E.I, che i due dirigenti pro tempore dell'Ufficio Risorse Umane (Prejanò e De Vito) avrebbero omesso di adempiere ai controlli. In seguito, nel 2020 , l'Azienda ha avviato un primo procedimento disciplinare nei confronti di Scumace, affidato a un'apposita commissione composta dagli ulteriori indagati Canino (Presidente), Molè e Fondacaro (componenti) conclusasi, a fronte della .........

lunedì 19 aprile 2021

Noto consigliere comunale avverte malore dopo vaccino gravi ma stabili le sue condizioni ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Segnalato il caso all'ISS

 Il consigliere comunale di Catanzaro Lorenzo Costa si trova ricoverato in gravi condizioni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale “Pugliese-Ciaccio”.



Il politico manifesterebbe un’insufficienza respiratoria i cui sintomi si sarebbero evidenziati alcuni giorni dopo aver ricevuto il vaccino anti Covid. Le autorità sanitarie sull’argomento sono molto caute in quanto il quadro clinico-patologico del ricoverato risulta complesso. Sono stati disposti ulteriori accertamenti e, intanto, il caso è stato segnalato, come prescritto dalle disposizioni sulla farmacovigilanza, anche.....

giovedì 15 aprile 2021

Lo uccise barbaramente mentre teneva per mano il figlioletto.La Dda di Catanzaro ottiene l'ergastolo per il 34 enne accusato del terribile omicidio

 


Ergastolo per Francesco Pannace, il 34enne accusato dell'omicidio di Carmelo Polito, avvenuto l'1 marzo 2011 a San Gregorio d'Ippona. Il gup distrettuale di Catanzaro Filippo Aragona, ha dunque accolto le richieste della Dda di Catanzaro La difesa, che aveva ottenuto il giudizio abbreviato, aveva chiesto l'assoluzione. Il delitto è stato commesso insieme ad un'altra persona mentre la vittima, raggiunta da numerosi colpi di pistola camminava tenendo per mano il figlio di 6 anniL'avvocato di Pannace, Giovanbattista Puteri, nella scorsa udienza aveva chiesto i termini a difesa dopo il deposito, da parte del pm Andrea Mancuso, dell'ordinanza cautelare nei confronti di Giuseppe Pannace, cugino dell'imputato, e Rosario Fiorillo, in quanto ritenuti dall'accusa uno esecutore e l’altro il mandante del delitto.Il rito abbreviato era stato condizionato ad una consulenza fisiognomica comparativa richiesta a suo tempo al gup distrettuale di Catanzaro dall'avvocato Puteri, una pericia che avrebbe dovuto comparare le immagini delle telecamere che hanno ripreso il delitto di Giuseppe Prostamo, ucciso il 4 giugno dello stesso anno e per il quale l'imputato è stato condannato con sentenza definitiva a 30 anni di reclusione, con quelle dell'agguato a Polito. Per la difesa non si sarebbe trattato della stessa persona. Circostanze che però non hanno retto al vaglio del gup.

 A seguire LA RICOSTRUZIONE DEL DELITTO

mercoledì 14 aprile 2021

Catanzaro Lido 20 milioni per il completamento del porto a rischio ? Abramo rassicura i fondi sono blindati.

 

Nessun rischio di perdere i fondi per i lavori di completamento del porto e massima collaborazione con gli uffici del ministero dell’Ambiente. La sospensione della Valutazione d’impatto ambientale sul progetto relativo all’area portuale, riferita nei giorni scorsi dalla Gazzetta del Sud, ha occupato parte dei lavori del Consiglio comunale. A introdurre l’argomento i consiglieri Nunzio Belcaro (Cambiavento) ed Eugenio Riccio (Gruppo misto): il primo ha invitato l’amministrazione a prestare la massima attenzione su ogni passaggio del percorso, ricordando come Cambiavento avesse espresso le sue perplessità sulla strada scelta per la Via e affermando comunque che la la costruzione del porto è «imprescindibile»; il secondo ha invece paventato il rischio di perdere i finanziamenti (20 milioni di euro) invitando l’amministrazione a mettere il dirigente del settore Grandi opere Giovanni Laganà nelle condizioni di poter lavorare con la massima serenità.Le risposte sono arrivate da parte del sindaco Sergio Abramo e dello stesso dirigente Laganà, invitato a prendere la parola durante la seduta. Il primo cittadino ha intanto chiarito che sulla decisione di battere in un primo momento la strada della Via alla Regione sia da attribuirsi «al vecchio dirigente», spiegando che così «abbiamo perso un anno di tempo» ma ribadendo che «staremo attenti, perché noi ci teniamo a realizzare queste grandi opere». E ha dato rassicurazioni sul .......

martedì 13 aprile 2021

Gestione piscina di Pontepiccolo assunzioni fittizie effettuate in cambio della promessa di favori l'ex assessore Mungo rischia un anno di carcere

 


Rischia una condanna a un anno di reclusione l’ex assessore comunale Gianpaolo Mungo coinvolto nell’inchiesta sulle presunte assunzioni fittizie effettuate in cambio della promessa di favori nell’assegnazione della gestione della piscina comunale. (Come riporta l'edizione odierna della Gazzetta del Sud) Ieri il pm Graziella Viscomi ha tenuto la sua requisitoria nel processo con rito abbreviato formulando la richiesta di condanna per Mungo accusato di traffico di influenze illecite. Subito dopo hanno preso la parola i difensori dell’ex assessore, gli avvocati Leo Pallone e Vittorio Ranieri. In oltre un’ora di intervento i due hanno provato a smontare le tesi della pubblica accusa, a supporto i due legali hanno depositato anche una corposa documentazione, tra le altre cose anche una ...............

sabato 10 aprile 2021

Catanzaro gli rubano la borsa da dentro il furgone subito individuato dalla polizia che restituisce il bottino alla proprietaria.

 Rapidità di azione e coordinamento hanno permesso di risolvere, in brevissimo tempo, quanto accaduto sabato scorso nel quartiere di Siano.


Erano le 19.30 quando una donna, corriere farmaceutico in giro di consegne in città, chiamava la Centrale Operativa della Questura di Catanzaro per denunciare che le avevano appena rubato la borsa dal furgone che aveva temporaneamente posteggiato dinanzi a una farmacia del quartiere Siano.
Gli operatori del 113 allertavano immediatamente le pattuglie della Sezione Volanti che, in pochi minuti, giungevano sul luogo, ove acquisivano rapidamente le informazioni dalla vittima.
In pochi minuti, gli Agenti, avvalendosi anche di apparati di videosorveglianza, avviavano le ricerche di una Fiato Punto verde che veniva individuata come il mezzo utilizzato dall’autore del furto per darsi alla fuga in direzione sud.
Poiché tale autovettura, di recente, era stata notata come appartenere ad una persona residente in via Lucrezia della Valle, i poliziotti si recavano in quella zona, ove, in effetti, intercettavano il mezzo, con a bordo tre soggetti, i quali, essendo privi di documenti, venivano accompagnati negli Uffici della Questura per l’identificazione.
Uno di tali individui, B.A. catanzarese 21enne, veniva riconosciuto, dalla visione delle immagini della videosorveglianza, per abbigliamento e fattezze, quale autore del furto.
Poiché la perquisizione personale e del mezzo aveva dato esito negativo, una seconda pattuglia si recava nei pressi del luogo ove era stata controllata la Fiat Punto e, all’interno di un cassonetto dei rifiuti, gli Agenti rinvenivano la borsa appena rubata con all’interno tutto il suo contenuto, che, pertanto, veniva restituita alla legittima proprietaria.
Il 21enne, con precedenti penali e di polizia in materia di reati contro il patrimonio, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di furto aggravato.
Ieri, la derubata, con una lettera diretta al Questore, ha voluto esprimere la sua gratitudine agli Agenti operanti per la sensibilità e la professionalità dimostrata, con le seguenti parole: “Nel giro di qualche ora sono tornata in possesso di tutto ciò che mi era stato sottratto; ringrazio quindi formalmente gli agenti della squadra volante turno C che sono...........

venerdì 9 aprile 2021

Catanzaro: partirà lunedì il più grande punto vaccinale della Calabria, all'interno della nuova struttura dell'ente fiera.



 Le polemiche sul nesso tra rari casi di trombosi e il vaccino AstraZeneca a Catanzaro non intaccano la tabella di marcia per l’avvio del più grande Hub vaccinale della regione all’Ente fiera. Il debutto, inizialmente previsto per sabato, dovrebbe slittare a lunedì per una partenza che segni la seconda decade del mese, seppur a scartamento ridotto. Quello dell’Hub in allestimento al quartiere marinaro sarà in pratica un avvio soft per arrivare gradatamente a un’operativa che con il tempo potrebbe anche raddoppiare i numeri. Il range di accrescimento, in effetti, c’è, ma è tutto legato all’effettiva possibilità che l’Hub riesca a lavorare a pieni giri.

Gli spazi di una mega struttura da 5.500 metri quadrati, d’altronde, si scontrano con il nodo del personale. Servono medici, infermieri, operatori socio-sanitari e personale amministrativo da reclutare attraverso apposite convenzioni con la Croce rossa e altre associazioni di volontariato. Quello che c’è, all’incirca 25 unità tra medici e infermieri, inizierà comunque a lavorare su due turnazioni che copriranno 12 ore giornaliere per ............

mercoledì 7 aprile 2021

Giro di prostituzione nel catanzarese, processo per un poliziotto e due imputati chiesto dalla Procura di Catanzaro sull'inchiesta "Lucciole e Lanterne"

  


Era l’11 marzo "LEGGI QUI i particolari dell'inchiestaquando la Squadra Mobile di Catanzaro diretta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro – Direzione Distrettuale Antimafia esegue un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 7 persone ritenute responsabili di appartenere ad una associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina attraverso l’organizzazione di matrimoni di comodo e la produzione di ulteriore documentazione falsa, e di 4 persone, destinatarie di una seconda ordinanza cautelare ritenute, gravemente indiziate del reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione Oggi, in aula nell'ambito dell'udienza scaturita dall'operazione denominata "Lucciole e lanterne" il  pubblico ministero Graziella Viscomi, titolare del fascicolo,  ha ribadito  la richiesta di rinvio a giudizio per F. B. (difeso da Arturo Bova e Gennaro Piero Mellea), assistente capo coordinatore della Polizia di Stato, A. F., difeso dall'avvocato Domenico Cortese,  e G. B. (difeso da Pietro Funaro),  coinvolti nell’inchiesta “Lucciole e Lanterne”, scattata a

sabato 3 aprile 2021

Testa di capretto e continue minacce. La Procura di Catanzaro arresta un costruttore di 51 anni accusato di aver inviato delle lettere di minacce e teste di capretto scuoiate ad un pensionato ed a suo figlio.

 È stato arrestato per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso in concorso con persone non identificate. Le manette sono scattate per un costruttore di 51 anni accusato di aver inviato delle lettere di minacce e teste di capretto scuoiate ad un pensionato ed a suo figlio.



I due, per il 51enne, sarebbero stati “colpevoli” di aver avviato nei suoi confronti una procedura esecutiva, dal momento che sono i proprietari di un terreno sul quale l’uomo, calabrese, e titolare con la famiglia di una società immobiliare, aveva costruito dei villiniLe indagini sono partite a gennaio 2019, quando il pensionato e suo figlio ricevettero due pacchi, contenenti ognuno una testa di capretto mozzata, scuoiata, insanguinata e avvolta nel cellophane. Il messaggio si sarebbe riferito proprio a una controversia civile pendente con una famiglia calabrese di costruttori, titolari di una società immobiliare. Questa aveva infatti costruito alcuni villini a Roma, su un terreno dei due familiari “intimoriti”, non ottemperando poi agli obblighi contrattuali, come accertato giudizialmente dal Tribunale Civile della Capitale che aveva disposto, a favore di padre e figlio, la titolarità di tre villini e un risarcimento pari a 480 mila euro.I due, a seguito dell’inadempimento dei costruttori calabresi, erano stati così costretti ad avviare una procedura esecutiva. Dalle indagini è emerso che il 51enne si sarebbe recato nello studio legale che seguiva la procedura, proponendo 150 mila euro per chiudere la questione. Una somma tuttavia nettamente inferiore rispetto a quella stabilita dal Tribunale. L’analisi dei tabulati telefonici ha permesso inoltre di appurare diversi contatti tra il costruttore e una delle parti offese, per chiudere la “questione” a condizioni più favorevoli per il 51enne.L’uomo, intenzionato a non pagare il dovuto, aveva acquistato il credito ipotecario di I grado di una banca, gravante su uno dei tre villini (peraltro locato ad una terza persona) e aveva iscritto un credito per prestazioni professionali di 300 mila euro sulla base di un atto di riconoscimento di debito da parte della società immobiliare calabrese, con l’evidente finalità di impedire la possibilità di recupero dei villini e delle somme dovute a titolo di risarcimento del danno. Dopo la ricezione dei pacchi con le teste di capretto, il figlio aveva comunicato all’avvocato di voler accettare la proposta, anche se sfavorevole.

Tuttavia, dalle telefonate emergerebbe non solo la sottomissione della famiglia al calabrese, ma anche la volontà di non ..................

venerdì 2 aprile 2021

Catanzaro incendio in una autocarrozzeria. L’allarme l’hanno lanciato i residenti spaventati dal fumo che fuoriusciva dalla saracinesca

 L’allarme l’hanno lanciato i residenti spaventati dal fumo che fuoriusciva dalla saracinesca di un’attività commerciale. È così che, allertato il 115, sul posto, in via Candela, nel quartiere Gagliano, nella zona nord-ovest di Catanzaro, si sono subito precipitate, un quarto d’ora prima della mezzanotte di ieri, le squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale.



Ad essere interessata da un incendio è stata una autocarrozzeria al cui interno vi erano al momento quattro autovetture ed uno scooter. Il tempestivo arrivo dei pompieri, giunti sul luogo con tre mezzi, ha consentito di estinguere completamente le fiamme evitando che si propagassero dentro la struttura ma, anche, alle abitazioni vicine. Dopo le attività l’area è stata messa in sicurezza e si è proceduto ad un sopralluogo, effettuato sempre dal personale vigilfuoco, che ha riscontrato come la causa dell’incendio sia stata un probabile malfunzionamento dell'impianto elettrico dello Scooter, andato completamente distrutto. Le fiamme hanno anche danneggiato parzialmente due delle quattro auto all'interno, una Mercedes ed una Fiat Punto, mentre il fumo sprigionatosi ha inevitabilmente annerito le pareti. Fortunatamente non è stato segnalato alcun ferito né danni alla struttura.

Sul posto è .......