Fiberlglass Emotion 2
Il prestigioso Palazzo Ex Stac di Catanzaro, ospiterà la personale dell’artista Marco
Raffaele Fiberglass Emotion 2 patrocinata dall’Assessorato alla cultura, a cura della
dott.ssa Antonella Gentile presidente dell’Associazione Momenti d’arte di Catanzaro
sponsorizzato da Ivictus Yacht. La mostra con performance artistica di live paint di
StArthiphop accompagnati con musica di OCZbeat, sarà inaugurata il 4 settembre
alle ore 18:30 con ingresso libero.
Imprigionare emozioni e pensieri nella vetroresina con lo scopo di non disperderli
nella quotidianità, vederli e toccarli con le mani affinché possano a loro volta
stimolarne altri, è questo il fine della mostra dell’artista Marco Raffaele. Un’artista
passante dalla street art alla sperimentazione della materia, al riuso artistico di oggetti
destinati al macero, dal disegno all’utilizzo del colore. Queste sono le fondamenta per
il continuo della sua ricerca artistica che lo hanno portato a ripetere la prima edizione
di FiberGlass Emotion a Livorno nel 2019 e a presentare opere anche all’estero (Art
Russia 2019 a Kirov e nell’esposizione nel museo di Novagorad).
Le sue opere si caratterizzano per la tipologia della materia usata che attualmente è la
vetroresina. Lavorando con essa l’artista percepisce emozioni forti nella sua
metamorfosi immergendo pensieri e sensazioni nello stato liquido, costruendo forme
nuove che si trasformano in opere solide. E’ in questo passaggio che ha la sensazione
che la materia attraversi una nuova dimensione, e che ne sigilli la forma: uno
“stargate”, una porta, dove il pensiero si unisce alla materia.
Fantasmi, personaggi mitologici, o figure nuove, sono l’espressione di un linguaggio
artistico contemporaneo, valorizzato ancor più da luci o colori, che danno trasparenza
e vivacità alla resina manipolata, e rappresentano dunque il valore aggiunto
dell’opera.
L’accumulazione degli oggetti di uso quotidiano, o anche in..............
disuso, che vengonoutilizzati in sculture tridimensionali, ricordano gli artisti aderenti al periodo del
“nouveau realisme”, degli anni 60-70, cui aderì Arman, Rotella, Niki De Saint Phalle
e che sfociò poi nel new dada, nella poetica dell’oggetto che divenne informale come
i sacchi di Burri o le pietre e i frammenti di vetro di
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