Anche Francescantonio Stillitani, ex assessore regionale, e per il fratello Emanuele Stillitani, imprenditori accusati di collusione con il clan Anello figurano tra gli indagati dell'indagine «Imponimento» L’indagine della Finanza fa luce sulle attività del clan Anello e di altre cosche del Vibonese e del Catanzarese.
La Dda di Catanzaro ha avanzato al gup distrettuale richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 147 indagati coinvolti nell’operazione «Imponimento» contro il clan Anello di Filadelfia (Vv) e non solo. Associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni, traffico di droga e armi, scambio elettorale politico-mafioso i reati, a vario titolo, contestati. Fra gli indagati per i quali è stato chiesto il processo anche Francescantonio Stillitani, ex assessore regionale, e per il fratello Emanuele Stillitani, imprenditori accusati di collusione con il clan Anello. Chiesto il rinvio a giudizio pure per Francescantonio Tedesco, architetto ed ex consigliere comunale di Vibo. Nel capo d’imputazione mosso a Francescantonio Tedesco, Giovanni Anello (ex assessore al Comune di Polia) e Daniele Prestanicola (imprenditore), anche l’accusa di aver «contribuito a formare la strategia del sodalizio in ambito politico, promuovendo il sostegno della cosca alle elezioni politiche nazionali del 2018 per Mangialavori Giuseppe, poi eletto al Senato della Repubblica». L’inchiesta è coordinata dal procuratore Nicola Gratteri ed è stata .......
condotta sul «campo» dalla Guardia di Finanza. L’udienza preliminare è stata fissata per il 14 aprile prossimo.
Nessun commento:
Posta un commento