Catanzaro: Prima, durante e forse anche dopo le ultime elezioni comunali in città avrebbe agito con «spregiudicatezza e arroganza un’associazione composta da imprenditori e consiglieri di lungo corso». La tragica fotografia della campagna elettorale del 2017 è contenuta in alcune annotazioni della Direzione investigativa antimafia ora depositate agli atti dell’inchiesta “Basso profilo” coordinata dal procuratore Nicola Gratteri. Buona parte dei documenti risulta ancora coperta da omissis. Eppure bastano le poche righe leggibili per comprendere le forze in campo. Già dalle prime attività investigative, sottolinea la Dia, «è stata appurata l’esistenza di comitati d’affari che si accingono, anche grazie al risultato elettorale, a gestire forti interessi nella città di Catanzaro».
Elezioni comunali a Catanzaro
Nell’inchiesta emergono passaggi relativi anche alle elezioni comunali di Catanzaro del 2017. In quel momento, gli interessi politici di Tommaso Brutto sono legati alla campagna elettorale. L’esponente dell’Udc (che sarà eletto) è candidato con il centrosinistra. Con il passare del tempo e dopo l’ingresso a Palazzo de Nobili, cambierà schieramento (per poi dimettersi nel dicembre scorso). I Brutto sono considerati particolarmente vicini ad Antonio Gallo e saranno loro l’elemento di congiunzione con Talarico. I due Brutto si trovano ai domiciliari con l’accusa di associazione a delinquere semplice aggravata dal .........................
metodo mafioso, corruzione aggravata, rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio aggravata, scambio elettorale politico mafioso.
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